CSI - Comitato Provinciale di Teramo

Buongiorno a tutti,

è con grande entusiasmo che ci ritroviamo qui oggi ancora una volta per dare il via a un nuovo anno sportivo. Voglio iniziare col salutare le autorità presenti che a breve ascolteremo, ciascuno di voi per la presenza. (Qualcuno mi ha detto che non tornava in una Chiesa da un anno. Il CSI riesce a fare anche i miracoli). 

Un appuntamento che è ormai tradizione: 16 anni come 16 sono gli anni che con un gruppo di dirigenti, molti dei quali ancora in sella, siamo stati chiamati a servire in prima linea il Comitato. 16 anni… Tanti, troppi? di certo non pochi ma di sicuro belli ed avvincenti. 

 

San Gabriele è rimasto per noi un punto fermo, quando non siamo venuti per la Convention siamo venuti per eventi di taglia nazionale. 

Un luogo fisico, un luogo del cuore, dove ciascuno viene ad aprirsi all’ascolto e al dialogo sia esso con una dimensione spirituale che di condivisione tra noi e con le importanti testimonianze che abbiamo l’opportunità di ascoltare.

 

Facciamo un grande applauso a Giusy Versace che tra poco ascolteremo.

Giusy Versace, una vera e propria leggenda vivente! Oggi celebriamo non solo la sua straordinaria carriera sportiva, ma anche il suo spirito indomabile e il suo incredibile impatto su tutti noi. Giusy ha dimostrato che gli ostacoli non sono altro che trampolini di lancio. Ha mostrato il suo talento con la danza in tv e in teatro, ha portato il suo sorriso e la sua determinazione in Parlamento portando avanti sfide ambiziose.

 

“A servizio dello sport che educa” è il tema di questa edizione. Chi è a servizio dello sport se non voi? E per questo vi ringrazio per l’impegno e la dedizione che avete dimostrato nell'anno passato. Le associazioni sono l’avamposto del CSI sul territorio. Grazie al vostro lavoro, il CSI di Teramo ha continuato a crescere e a far sperare, portando avanti i valori di inclusione, rispetto e passione che caratterizzano la nostra missione. Oggi abbiamo superato la soglia delle 190 affiliazioni e dei 21000 tesserati.

Lo scorso anno abbiamo affrontato molte sfide, ma insieme le abbiamo vinte. Dobbiamo impegnarci affinché i nostri ragazzi e le nostre ragazze, bambini, giovani e adulti impegnarsi in attività sportive, creando legami duraturi e imparando non solo a competere, ma anche a collaborare e a sostenersi a vicenda. I nostri eventi sono stati un successo e abbiamo ricevuto feedback entusiastici da parte di atleti e famiglie ma dobbiamo coinvolgere ed includere di più.

 

Quest’anno il tema del Servizio perché ci dobbiamo interrogare sul nostro impegno, quello che facciamo è realmente significativo per le nostre comunità? per chi partecipa? Tutto ciò educa veramente?

Parliamo di Servizio perché in questo momento torna attuale: è un periodo di trasformazioni, rinnovamenti, rilanci è il periodo che anticipa l’Assemblea Elettiva. Il CSI chiede di mettersi a servizio in occasione del rinnovo delle cariche associative del 12 gennaio.

Guardando al futuro, ci aspettano opportunità entusiasmanti. Vogliamo continuare a promuovere l’attività sportiva a tutti i livelli, coinvolgendo sempre più giovani e famiglie. 

 

Ma qual’è lo sport che educa? Quello di chi strilla di più all’arbitro? quello di chi improvvisa cacce all’uomo? Certamente no. Il processo educativo riguarda tutti, senza distinzione di età. Lo sport ci deve educare all’ascolto reciproco, deve essere occasione non di aggregazione ma di interazione vera. 

Si possono vincere anche i campionati ma se non si entra nel cuore delle persone nei veri bisogni delle comunità, lo scudetto del CSI a cosa serve?

La nostra missione è quella di rendere lo sport accessibile a tutti, indipendentemente dalle abilità o dalla provenienza. Questo richiede il nostro impegno collettivo per creare ambienti sicuri e stimolanti.

 

Vi prego, ponetevi a difesa dei valori del CSI e dello sport. Una delle più belle immagini che mi porto dalle Olimpiadi è una di quelle cose che non si vede in TV: gli applausi e gli incitamenti trasversali riservati agli atleti in difficoltà. 

 

Noi cosa possiamo fare? Lasciate che chi si avvicina al nostro sport sia animato da vera passione. Questo rende un ambiente sano e il confronto leale. Come fare? Vi do un semplice esempio: non pagate i giocatori e non cedete a compromessi sull’onesta nel rapporto con i vostri atleti.

Lo vedremo tra un po: i nuovi progetti formativi per i dirigenti e gli allenatori, affinché possiamo tutti crescere insieme e migliorare continuamente la nostra offerta sportiva. La formazione è fondamentale per garantire che i nostri valori vengano trasmessi in ogni attività.

 

In conclusione, vi invito a continuare a collaborare, a scambiarvi idee e a sostenervi a vicenda. Insieme possiamo fare la differenza e dare vita a un anno sportivo indimenticabile.

Grazie a tutti per la vostra presenza e per il vostro impegno. Buon anno sportivo a tutti noi!

 

Angelo De Marcellis

Presidente CSI Teramo

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