L'ordine del giorno dell'Assemblea mi invita a tracciare una relazione, per fare il punto su quanto realizzato in questi 16 anni e mezzo, con particolare attenzione all'ultimo quadriennio.
Vi rassicuro. Non intendo elencare ogni singola attività. Se per raccontare il primo quadriennio fu necessario un libro di 160 pagine, per gli altri tre avremmo bisogno di volumi dieci volte più grandi, e, in un'epoca in cui la sostenibilità è fondamentale, non sarebbe una scelta praticabile.
Va detto inoltre che il lavoro continuo e proficuo svolto dai nostri addetti alla comunicazione, che ringrazio col cuore, ci ha permesso di documentare tutto, così oggi sarebbe davvero superfluo ripercorrerlo in questa sede. Vi lascio quindi solo alcuni elementi dell’equipaggiamento che abbiamo ritenuto fondamentali nel nostro percorso, come promemoria del senso che ha guidato il nostro impegno, le nostre scelte e le azioni nei diversi ambiti divenendo ben presto consci che potevamo contare solo nostre forze.
FORMAZIONE
Tutto ha avuto inizio dalla formazione: quella destinata ai dirigenti, troppo spesso sottovalutata, quella dei tecnici che stanno sul campo, e quella degli uomini e delle donne delle società sportive, che abbiamo proposto in vari formati, dai corsi con quasi 100 iscritti a quelli con soli due partecipanti. La nostra costante attenzione alla formazione ha portato oggi ad un riconoscimento importante per l'area formativa, che non riguarda più solo gli arbitri e i giudici di gara, ma tutte le figure indispensabili per promuovere uno sport che risponda non solo ai requisiti legali, ma soprattutto alla missione educativa del nostro Ente.
Un grazie speciale a Mattia e a tutti i docenti per il loro impegno!
ATTIVITÀ SPORTIVA
L’apertura a nuove discipline è stata una delle cause principali della crescita esponenziale che abbiamo visto negli anni, soprattutto dopo il Covid. Se è vero che abbiamo registrato delle defezioni in alcune attività, altre, in particolare quelle individuali e quelle legate alle attività del tempo libero, hanno preso il largo. Abbiamo preparato il terreno e spalancato le porte a queste novità, sempre con l'obiettivo di promuovere il benessere integrale della persona. Le scuole di ogni ordine e grado, a partire dall'infanzia, sono state luoghi fertili per la promozione sportiva e associativa. Inoltre, la collaborazione con l'Università, la Fondazione Universitaria e il forte legame con l’Azienda per gli Studi Universitari di Teramo (ADSU PRO TER) hanno aperto nuovi scenari a favore dei giovani della nostra provincia.
Un sentito grazie a tutti i responsabili di disciplina, ai giudici sportivi e agli arbitri che sono sempre stati in campo a rappresentare l’Associazione!
IMPIANTI SPORTIVI
Non ci siamo occupati della gestione degli impianti sportivi per ottenere vantaggi economici o per mania di conquista, ma per dare spazio alle nostre società e alle nostre attività, spesso messe in secondo piano per motivi poco comprensibili. Questa carenza, documentata nelle pagine di storia del CSI Teramo, è stata una delle principali cause del limitato sviluppo associativo nel passato remoto e prossimo. Oggi, con sei impianti e complessi sportivi gestiti, non abbiamo più scuse: possiamo costruire luoghi educativi e attività orientate al sano sviluppo delle persone.
Un grazie a Roberto e a tutti coloro che si occupano della gestione degli impianti!
PROGETTI
Fin dai primi anni del nostro mandato abbiamo colto l’occasione di importanti bandi finanziati da soggetti istituzionali che ci hanno dato la possibilità di dare gambe e ali alle nostre idee. In questo momento gestiamo risorse per circa 1 milione di euro che stiamo impegnando nella rigenerazione delle strutture oltre che nelle attività sociali e nelle scuole. La struttura associativa ha potuto così contare su apporti straordinari in quanto poco o nulla si sarebbe potuto fare con le sole entrate ordinarie derivanti da iscrizioni, affiliazioni e tesseramento. Grazie ad Alessandro che mi ha accompagnato in questo percorso.
EVENTI
Il nostro approccio alla promozione di eventi non è mai stato orientato alla visibilità fine a se stessa. Abbiamo sempre cercato di trasmettere messaggi forti, di condividere importanti approfondimenti con il mondo accademico. Di far apprezzare la bellezza e la gioia dello sport anche coinvolgendo grandi campioni, in grado di attrarre l'attenzione e arricchire i nostri eventi. Ma, al contempo, abbiamo sempre avuto ben chiaro che il nostro obiettivo primario era il bene educativo dei bambini in età evolutiva e che il nostro modello di sportivo ideale fosse la "persona comune": Giovanni, il panettiere che lava le divise della squadra dopo una notte di lavoro, o Francesca, l’impiegata che, dopo la scuola, allena le sue bambine nel mini volley. Persone che compiono quotidianamente gesti straordinari.
Un grazie a Guido e a tutti gli animatori dei giochi per l’impegno che hanno messo in ogni evento.
SFIDE
Abbiamo superato molte sfide insieme. La prima è stata quella del sisma del 2009, che colpì l'Aquila a pochi mesi dal mio insediamento. In quell’occasione lo sport si fermò, ma noi scendemmo in campo per i nostri amici aquilani, trasformando la nostra sede in un centro di raccolta per beni di prima necessità e inviando ben 24 carichi di aiuti ai piccoli centri dell'Aquila e alla tendopoli di Piazza d’Armi.
Nel 2016-2017, durante l'emergenza causata dalla neve e dal sisma, abbiamo accolto i soccorsi nelle nostre strutture, ospitando gli sfollati e condividendo con loro la sofferenza di una tragedia senza precedenti.
Nel 2017, un'altra grande sfida fu quella dell’obbligo dei defibrillatori sui campi, che molti consideravano una minaccia per il futuro dello sport. Abbiamo superato l’ostacolo grazie a un impegno condiviso e a un’intensa attività formativa.
Nel 2020, il Covid ha fermato il mondo, e anche le nostre attività. Tuttavia, siamo riusciti a mantenere un filo diretto con le nostre associazioni, sperando in una ripresa che sembrava non arrivare mai. Da quel momento non ci siamo più fermati, battendo record su record, arrivando a superare le 200 associazioni e a raggiungere i 21.000 tesserati, un traguardo ambizioso, soprattutto in un periodo di riforme che ha comportato innumerevoli adempimenti burocratici affrontati con passione dalla nostra segreteria. Grazie ad Alessandra e tutte le addette!
MOTIVAZIONE ASSOCIATIVA
Il nostro impegno è sempre stato quello di facilitare la vita delle associazioni e dei tesserati, offrendo loro opportunità e ampliando le loro prospettive, in particolare per chi si trova in condizioni di disagio. Abbiamo sempre mantenuto una stretta relazione con le istituzioni, rimanendo sempre indipendenti da partiti e influenze esterne.
Dopo oltre 16 anni come presidente provinciale, posso dire che l’unico vero “nemico” del CSI è ciò che rappresenta la sua stessa forza: noi stessi. L’ambizione, l’invidia, la chiusura al dialogo e l’impazienza possono minare ciò che abbiamo costruito con tanto impegno. Dobbiamo continuare a difenderci da queste derive, che sono insite in ogni persona, ma che possiamo superare con determinazione e visione.
FINE DI UN SERVIZIO
Molti mi hanno chiesto perché ho deciso di non ricandidarmi. Non ci sono certamente motivazioni legate alla stanchezza o a incarichi che desidero ricoprire altrove. La mia decisione, condivisa con il Consiglio provinciale uscente che pur ha mostrato iniziali perplessità, nasce dal desiderio che il Comitato che ho contribuito a costruire continui a evolversi, superando l’immagine legata a una singola persona. Vorrei che, accompagnata da chi ha maturato esperienza, cresca ed emerga una nuova classe dirigente, condividendo sempre più le responsabilità.
Lo sport è la mia professione quotidiana, e ritengo molto bello che da oggi il ruolo apicale sarà ricoperto da un volontario perché questo approccio alla vista associativa e sportiva va riscoperto e valorizzato.
Rimango a disposizione del territorio e dell’Associazione. A chi si candida a guidarne il futuro, auguro di poter contare sul valore umano che ho incontrato in questi anni, tra i membri del Consiglio, dai collaboratori del Comitato e quelli che rappresentano il CSI sul territorio.
Ho avuto l'onore di essere il vostro Presidente, di essere parte di questo viaggio straordinario. Non ci sono parole per esprimere quanto mi abbia arricchito questo percorso. Ho imparato tanto, ho dato tutto ciò che potevo, e continuo a credere che, insieme, possiamo fare ancora di più.
Perché il CSI non è solo un ente, una struttura o un gruppo di persone. Il CSI è un’idea che vive, che cresce, che si trasforma. E questa idea certamente non finisce qui!
Angelo De Marcellis
Relazione di fine mandato del Presidente CSI Teramo 2008-2025
Presidente CSI Teramo